Il magico volo della vita



Un giorno una farfalla stupendamente bella
vide una cavalla con finimenti e sella.
A mo’ di cavaliere volò sulla sua groppa
e dritta sul sedere urlò: «Dai su, galoppa!»
Chiese la giumenta, un po’ disorientata:
«Qualcosa ti tormenta? Sei forse spaventata?»
«Non voglio consumare le mie ali d’argento
nel troppo svolazzare di qua e di là nel vento!»
Poi, aggiunse ancora la farfalla vanitosa:
«L’acqua mi scolora se svolazzo senza posa!»
«Questa è proprio bella!» Nitrì la vecchia equina.
«Monti la mia sella inutilmente, che sciocchina!
Il vento fa l’amore mentre lieve ti accarezza,
hai così timore di provarne la dolcezza?
Pensa alla rugiada come perle di un forziere
posate sulla strada da un esperto gioielliere,
a nostro padre Sole che fa crescere foreste
a nostra madre Luna quando di magia le veste.
Ammirare il mare dai selvaggi scogli infranto,
assaporare l’aria della schiuma nello schianto,
sfrecciare su una vetta inesplorata, a te soltanto,
 a te che puoi volare è riservato questo incanto!
Illimitati cieli azzurri scendere e salire,
raccogliere i sussurri delle stelle all’imbrunire,
coi raggi del mattino e con le ombre della sera,
puoi fare nascondino mentre attendi primavera.

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